Antonino G. Perricone, talento artistico e tempra umana

Il 24 giugno 2015 leggo un post su Facebook scritto dalla pittrice Antonella Affronti: “Antonino G. Perricone se n’è andato”, poche parole che comunicano una grande tristezza.

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Antonino G. Perricone è stato un grande disegnatore, incisore, scultore, pittore, punto di riferimento per l’arte contemporanea siciliana e, se pur per pochi anni, anche gallerista, ma soprattutto è stato un uomo ed artista dal carattere deciso e tenace, questo è quello che emerge dalle sue opere e dai racconti degli amici e di chi ha condiviso con lui lunghi tratti del suo significativo cammino artistico.

Ho conosciuto personalmente Antonino G. Perricone in due occasioni legate alla mostra collettiva “Ci vediamo al Margaret Cafè”, prodotta dalla Galleria Studio 71 di Palermo, nella quale era esposto anche un suo quadro. La prima volta al Margaret Cafè di Terrasini il 5 dicembre 2014, e poi a marzo del 2015, quando la mostra si spostò a Palermo alla Libreria del Mare. In entrambe le occasioni, per timidezza, grande emozione e riguardo nei suoi confronti, non ebbi modo di parlargli o rivolgergli qualche domanda, come avrei voluto, però nella seconda occasione che lo vidi, mi trovai coinvolta in un piccolo momento scherzoso durante il quale, sorridente, ci raccontava che da ragazzo portava la barba, poi tolta per amore della moglie. In quel momento, quell’aria apparentemente burbera lasciò spazio alla simpatia e ad uno sguardo dolce, di uomo, se pur sofferente, ricco di un grande carattere. Un piccolo ricordo che tengo caro. CONTINUA su cinisionline

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