Involtini di tacchino al latte con “salsa al soffritto” (cucina discount)

Tutti abbiamo delle preferenze gastronomiche, è davvero raro trovare qualcuno che mangi assolutamente tutto, perché il gusto è variabile e in certi casi è anche un vero mistero. Io sono tra le persone che difficilmente rifiutano un cibo, da piccola non amavo tanto la pasta, ma col tempo ho imparato a mangiarla ed anche ad apprezzarla.

Insomma come diremmo a Palermo non sono da considerare tra coloro che “hanno tutti i vizzi ‘ra cucca” (frase con cui si vogliono intendere quelle persone un po’ viziate soprattutto a tavola). Mi è anche capitato di mangiare pietanze che generalmente mi inorridiscono tipo: pasta scotta, fredda, galleggiante in brodo con piselli da almeno mezzora, carne di coniglio alla cacciatora, spaghetti con formaggio grattugiato, lasagne condite con formaggio cannestrato (ultra stagionato e ultra puzzolente). Li ho mangiati perchè erano stati preparati da qualcuno che non conosceva i miei gusti o perchè si trattava di particolari momenti di emergenza in cui mi sembrava cattiva educazione rifiutare quei piatti.

Parlando di preferenze gastronomiche, ricordo che da ragazzina non amavo molto mangiare la fettina di tacchino, mi risultava un po’ stopposa e dal gusto non particolarmente interessante, la consideravo quasi una “medicina”, da ingerire punto e basta.

Quando prendevo in giro mia madre, dicendole che le sue fettine di tacchino sembravano suolette di scarpa (brutta adolescente ingrata!), mia madre mi rintuzzava dicendomi che anticamente il tacchino era il cibo dei ricchi, lo mangiavano i nobili nelle lussuose tavole imbandite come quella del “Gattopardo”.La verità era che lei acquistava quelle fettine per due motivi, il primo perché erano economiche (vera cucina discount), il secondo per non incrementare il colesterolo alto di mio padre.

La frase di mia madre aveva però un giusto fondamento, anticamente infatti alcuni cibi erano rari nelle tavole della gente del popolo palermitano (e non solo), come il tacchino, il prosciutto, alcuni tipi di pesce e delle verdure più particolari come gli spinaci o i frutti esotici, questi cibi che per tutti adesso sono comunissimi e anche economici (anche se con la crisi rischiamo di non poter comprare più nulla), prima erano delle leccornie solo per i privilegiati; così il mio tanto disprezzato tacchino, nel mio immaginario si trasformava in un succulento tacchino ripieno adagiato su una tavola elegante…

Mi capita adesso di acquistare le fettine di tacchino, ma la legge della mia cucina discount mi impone di trasformarle in qualcosa di più gustoso della classica… suoletta di scarpe!

Involtini di Tacchino al latte

Ingredienti: 3 fette di fesa di tacchino battute e divise a metà, mezzo litro di latte, sale, noce moscata, olio, una cipolla media. Per il ripieno: 3 cucchiai di pan grattato, una tazzina di latte, uvetta e pinoli, sale, pepe, cipolla, prezzemolo, 1 cucchiaio di formaggio grattugiato, olio evo.

Preparazione: spianare le fettine di tacchino e dividerle in due parti. In una ciotola unire tutti gli ingredienti per il ripieno e creare una sorta di impasto. Fare gli involtini mettendo un mucchietto di ripieno nelle fettine, arrotolarli e legarli con il filo per non far uscire il condimento. Soffriggere mezza cipolla, aggiungere gli involtini e farli dorare, aggiungere mezzo litro di latte, far cucinare a fuoco basso per 15 minuti. Togliere gli involtini e fare la crosticina in una padella.Far raffreddare e tagliare in tre parti ogni involtino.

Per fare una cremina, aggiungere al latte di cottura (raffreddato) due cucchiai di farina e far stringere. Servire la salsina con adagiate sopra le rondelle.

Per decorare e aggiungere gusto e colore, ho accompagnato con un’altra salsina che avevo preparato a pranzo per condire la pasta e me ne era avanzata una ciotola. Ovviamente è facoltativa.

“Salsa al soffritto”  :

Ingredienti: 3 carote (sbucciate e grattugiarle), una cipolla (grande) tritata, sedano, una scatola di pomodoro pelato, olio evo, sale, noce moscata. Preparazione: far soffriggere leggermente carote, cipolla e sedano (tutti tritati) con olio evo ed aggiungere una scatola di pelato, sale e noce moscata. Dopo 10/15 minuti spegnere e frullare con il minipimer. Far cuocere per altri 5/10minuti (se serve aggiungere poca acqua). Si può usare come condimento per pasta o gnocchi, ma anche come salsina (sia calda che fredda) per accompagnare secondi.

Si prepara in meno di un’ora e si spendono circa 4€ (per tre persone). Non male! Buon appetito discount!

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