U canazzu di milinciani

I piatti estivi e vegetariani più amati dai palermitani sono la caponata e la peperonata, entrambi con una precisa identità e degli ingredienti fissi che non possono mutare, preparati con ortaggi fritti e soprattutto arricchiti dal sapore agrodolce che caratterizza la cucina tipica palermitana. Però c’è un piatto simile a questi, ma con alcune differenze e soprattutto un nome davvero particolare: “U canazzu”.

canazzu

Quando sento parlare di “canazzu” penso a due cose, o il  “canazzo di bancata”, termine con cui si indicano i cani di strada che attendono il cibo appostandosi dietro i banchi dei mercati e metaforicamente gli uomini rozzi e volgari, anche detti  in modo rafforzativo “scanazzati”, oppure il Canazzo che si mangia. Quest’ultimo è composto dagli identici ingredienti della più nota peperonata: melanzane, peperoni, cipolle, patate e pomodoro, la differenza sta nella cottura (da cui il piatto trae il nome) e dall’assenza dell’agrodolce. continua

I peperoni con la “muddica” e dissertazioni su quest’ultima.

A Palermo uno degli ingredienti di più largo consumo è “a muddica”. Con questo termine tradotto in mollica, non si intende la mollica del pane, ma nient’altro che il pane raffermo, indurito e grattugiato.

Vivere a Palermo e non disporre della grattugia elettrica è un vero problema, perché non c’è quasi ricetta che non preveda una bella impanatura o un ripieno con la “muddica”. […] continua